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Opendata
Gli open data - in italiano i "dati aperti" - sono quei dati accessibili e riutilizzabili da chiunque e per qualsiasi scopo, "avendo al massimo, come limite, misure che ne preservino la provenienza e l’apertura"
Gli elementi più importanti sono i seguenti:
- sono resi disponibili con una licenza che ne permetta l'utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali;
- sono pubblicati in formato aperto, ovvero tutte/i devono poter essere in grado di usare, riutilizzare e distribuire i dati, senza barriere tecnologiche. Non si devono usare ad esempio formati, che impongono l'uso di un determinato software;
- sono accessibili attraverso le tecnologie digitali, comprese le reti telematiche pubbliche e private, e provvisti dei relativi metadati.
L'accesso all'informazione è un diritto fondamentale dei paesi dell'Unione Europea. La Carta dei diritti fondamentali dell'UE stabilisce che ogni persona ha diritto alla libertà di espressione, che include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. Gli open data sono propedeutici al rispetto di questi diritti.
Le pubbliche amministrazioni raccolgono, producono, riproducono e diffondono moltissime informazioni in molti settori - sociali, politici, economici, giuridici, ambientali, meteorologici, turistici, ecc. - un ricco insieme di risorse informative diversificato e prezioso, che può favorire la società. La pubblicazione di tali informazioni come open data consente alle persone di individuare nuovi modi di utilizzarle, creare prodotti e servizi innovativi e rappresenta una fonte in grado di contribuire a migliorare il mercato interno. La possibilità di riutilizzare i documenti detenuti da un ente pubblico conferisce un valore aggiunto per gli/le utenti e per lo stesso ente pubblico, grazie alla promozione della trasparenza e della responsabilizzazione, e grazie anche al ritorno di informazione fornito spesso indietro dagli utenti finali, che permette all'ente pubblico di migliorare la qualità dei dati che raccoglie e l'adempimento dei suoi compiti (vedi Direttiva (UE) 2019/1024).
Il Piano Triennale 2020-2022 per l'informatica nella Pubblica Amministrazione indica le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese. Uno dei principi guida è quello dei dati pubblici come bene comune: “il patrimonio informativo della pubblica amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile”.